L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli(ADM o AAMS) amministra la sezione del gioco pubblico in Italia e stabilisce criteri e codici comportamentali per gli operatori del settore. Tutte le vincite derivanti da scommesse (anche quelle derivanti dal matched betting) effettuate su siti internet accreditati, sono già soggette a tassazione alla fonte pari al in quanto, agiscono come sostituti d’imposta.
Per tale ragione, non dovrete indicare nulla sulla vostra dichiarazione dei redditi.
Prestate molta attenzione!
Giova ricordare che, quanto detto vale, ovviamente, solo e soltanto per le scommesse effettuate con operatori del circuito AAMS che, è bene ricordare, agiscono come sostituti d’imposta per conto degli scommettitori e la vincita arriverà direttamente sul vostro conto, al netto delle imposte.
E’ compito precipuo del bookmaker che gestisce la piattaforma on-line di scommesse a dover prima trattenere e successivamente versare le tasse all’erario per conto del vincitore.
Attenzione, però! Nonostante sia dovere della piattaforma occuparsi del versamento delle imposte, vi suggerisco di utilizzare qualche piccolo stratagemma in modo da evitare l’insorgenza di qualche fastidioso problema in futuro.
Il più importante consiglio è quello di conservare tutti i vostri movimenti avuto riguardo alle vostre vincite. Potrete così dimostrare agevolmente la provenienza del denaro vinto, qualora l’Agenzia delle Entrate dovesse chiedervi spiegazioni sulla loro provenienza.
Avv. Andrea Maggiulli, esperto in reati informatici e Matched Betting
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2 Comments
Gianni M.
Grazie per avermi illustrato il problema relativo alla fiscalità sul matched betting. Vorrei poterle chiedere qualche consiglio.
Martino
Sign. Maggiulli, ho letto con attenzione il suo articolo riguardo il Matched Betting. Potrebbe darmi qualche consiglio sul Multiaccount? E’ una pratica legale?